mercoledì 29 maggio 2013



II mare di Pescara agitato

Ci fu un tempo in cui il mare era agitatissimo: grandi onde si abbattevano contro scogli e frangiflutti e nei grandi schizzi che si innalzavano nel cielo apparivano creature orribili tra cui verdesconni e palamelfìni.
Nel mare si nascondeva una gigantesca ostrica, alta 10 metri, larga altrettanti, diametro di 13 metri e stazza di 56 tonnellate. La stessa ostrica, per quanto era addolorata di aver perso la sua perla, emanava rumori inquietanti che riuscivano a fondere in un'unica creatura due tipi di pesci: il verdesconno (incrocio tra verdesca e tonno) e il palamelfino (incrocio tra palamiti e delfini): erano due creazioni che incombevano terrore nel mare.
In un primo momento gli abitanti della città di Pescara, luogo dei terribili fenomeni acquatici, si spaventarono tanto che pensarono che fosse arrivata la fatidica ora che incombeva sulle città.
Il sindaco decise di inviare uomini esperti in ricognizione nel mare, ma tutti i sub più esperti erano terrorizzati; si decise allora di mandare piccoli sottomarini e così fu.
I  pesci più piccoli erano atterriti dagli altri malvagi, scappavano appena  ne vedevano  uno;  i  sottomarini inviati  dallo  stato,  con all'interno   i   sub,   avevano   registrato   e   calcolato   tutto.   
Le   urla dell'ostrica agitavano tanto il mare e i pesci modificati, per quanto nuotavano forte e velocemente, provocavano schizzi al di fuori del mare che raggiungevano l'altezza dello spruzzo di un geyser.
II  sottomarino ritornò in superficie e i sub andarono dal governo a riferire tutto ciò che avevano scoperto. Il sindaco decise di fare ricerche sulla perla smarrita dell'ostrica gigante.
I sub avviarono le ricerche e dopo ore di ricognizione nei fondali marini trovarono una grossa forma sferica color argento ricoperta da sabbia; la ripulirono e la riportarono all'ostrica che smise di urlare e di conseguenza le creature nate dall'incrocio di due pesci ritornarono come prima e il mare di Pescara non fu più agitato e restò sempre calmo.

Lorenzo (prima media)



                                                                 Giulia (terza media)

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